Fat Protocol Thesis: La Mossa da No-Brainer per Cavalcare le Nuove Narrative
- Wagmi Team
- 26 mar
- Tempo di lettura: 7 min
La Fat Protocol Thesis è una teoria che suggerisce che la maggior parte del valore economico si concentri a livello del protocollo sottostante (Layer 1), piuttosto che nelle applicazioni decentralizzate (dApp) costruite su di esso.
Prima di capire cos'è e come funziona questa teoria, vediamo di capire la definizione di "No Brainer":
Un "no brainer" è una decisione, scelta o azione che è così ovvia e vantaggiosa che non richiede alcun ragionamento complesso o indecisione.
Origini della Fat Protocol Thesys:
Nel 2016, Joel Monegro di Union Square Ventures ha introdotto il concetto di "Fat Protocols".
Nell’articolo "Fat Protocols", Monegro ha paragonato l'architettura di Internet a quella delle blockchain, evidenziando come, se su Internet il valore fosse concentrato nelle applicazioni (come Google e Facebook), nel mondo delle blockchain il valore tende a concentrarsi nel protocollo stesso (come Bitcoin o Ethereum).
Blockchain vs Internet:
Nel mondo della tecnologia, uno dei parallelismi più interessanti è quello tra il funzionamento di Internet e quello della blockchain. Entrambi sono protocolli di rete, ma la distribuzione del valore è molto diversa.
Negli anni '90 e 2000, Internet ha rivoluzionato il modo in cui comunichiamo e interagiamo, ma lo ha fatto principalmente attraverso le applicazioni.
Protocolli come TCP/IP, HTTP e SMTP hanno creato la base per il web come lo conosciamo oggi, ma il vero valore risiede nelle applicazioni costruite sopra questi protocolli: motori di ricerca come Google, social network come Facebook, e piattaforme di e-commerce come Amazon.
In questo modello di network, i "protocolli" (TCP/IP etc.) non hanno un valore diretto, mentre il valore viene creato principalmente dalle applicazioni che li utilizzano,

La blockchain, al contrario, ribalta questo modello: mentre su Internet il valore si concentra nelle applicazioni, nella blockchain il valore risiede nel protocollo stesso.

Le blockchain, come Bitcoin ed Ethereum, fungono da infrastrutture decentralizzate, e il vero valore è rappresentato dalla rete di protocolli condivisi (la blockchain), non tanto dalle singole applicazioni (le dApp) che operano su di essa.
Un Ecosistema Decentralizzato
A differenza di Internet, dove i dati e i servizi sono centralizzati (come nel caso di Google, che possiede i dati degli utenti, o Facebook, che crea applicazioni su server proprietari), la blockchain offre un accesso decentralizzato ai dati.
Questo significa che non ci sono gatekeeper che controllano le informazioni: chiunque può costruire sopra la blockchain, con accesso ai dati in modo aperto e uguale per tutti. Le applicazioni non sono più "sovrane" in un dominio centralizzato, ma devono competere in un ecosistema decentralizzato, dove la forza risiede nella capacità del protocollo di garantire integrità e sicurezza.
La Distribuzione del Valore
Questa inversione nella distribuzione del valore crea un fenomeno interessante.
Su Internet, investire nelle applicazioni portava i ritorni più elevati: aziende come Google e Facebook hanno accumulato enormi capitalizzazioni proprio grazie al valore creato dalle loro applicazioni.
Nel settore della blockchain, invece, è il protocollo a beneficiare del maggiore valore.
Ethereum ha una capitalizzazione di centinaia di miliardi di dollari, ma le applicazioni costruite su di esso sono molto più piccole, spesso misurate in centinaia di milioni, non miliardi.
Le applicazioni su blockchain possono facilmente scambiarsi dati e transazioni attraverso la stessa rete condivisa. L'accesso ai dati e alla tecnologia, quando si opera su blockchain, è aperto a chiunque, e ciò consente a molteplici piattaforme di competere e innovare senza restrizioni imposte da una singola azienda.
Proprio come con Internet, dove è stato necessario comprendere le dinamiche tra protocolli e applicazioni per fare scelte di investimento informate, anche nella blockchain è fondamentale comprendere questa logica per capire come allocare al meglio i propri capitali.
La Trappola del "Progetto Miracoloso"
Immagina di essere nel 2020, Ethereum era già riconosciuto come una delle piattaforme più promettenti per lo sviluppo di applicazioni decentralizzate (dApp), tuttavia c’era un piccolo problema: centinaia, se non migliaia, di progetti stavano emergendo su Ethereum e non era semplice capire quali sarebbero stati i veri cavalli vincenti.
Pensa alle dApp che hanno dato vita alla DeFi: Uniswap, Aave, Compound, Yearn Finance… ma anche tanti altri. Alcuni di questi hanno fatto il botto, altri sono spariti nel nulla.
La domanda è: come potevi scegliere il progetto giusto?
Risposta semplice: non potevi!
Vediamo il perché.
In quel periodo molti investitori si sono lanciati nel "project picking", cioè hanno cercato di individuare il prossimo protocollo che avrebbe fatto un 100x in pochi mesi, il progetto miracoloso che avrebbe svoltato le loro sorti finanziarie.
E se da una prima analisi ogni progetto aveva la sua proposta di valore, diventava estremamente complesso capire quale sarebbe stato quello che avrebbe dominato il mercato.
Inutile dire che, ad oggi, di molte dApp di quel periodo non ricordo nemmeno il nome e che molti investitori che cercavano il cavallo vincente hanno visto i loro investimenti andare a zero.
Il Problema del "Project Picking"
L'elefante nella stanza che molti ignorano è che fare project picking è un gioco basato su probabilità e, spesso, su tempismo.

Se ci pensi, le probabilità di scegliere il progetto giusto nel momento giusto non sono così alte.
Perché?
Il mercato è affollato: Già nel 2020, Ethereum aveva centinaia di progetti che cercavano di risolvere lo stesso problema. Ogni nuovo protocollo veniva lanciato con la promessa di innovazione, ma quale si sarebbe affermato sugli altri?
La competizione è feroce: Non si trattava solo di scegliere tra progetti validi, ma anche di individuare la "killer app". Un progetto può partire da un’idea brillante e innovativa, ma essendo, ad esempio, carente nel marketing, può essere scavalcato dalla concorrenza che copiando l'idea è in grado di raggiungere per prima il target di riferimento.
Il rischio di innovazione non realizzata: Ci sono progetti geniali che non decollano mai a causa di problemi tecnici, mancanza di attenzione del pubblico, o una tokenomics mal progettata.
La Soluzione: Detenere il Sottostante
Se invece di cercare il progetto avessimo comprato ETH nel 2020, il nostro investimento sarebbe stato esposto a tutta l'innovazione che si stava costruendo su Ethereum.
Uniswap, Aave, Compound… tutti questi progetti sono cresciuti su Ethereum, ma è stato ETH a beneficiare della loro crescita.

Immagina di aver comprato ETH ( tra gli 80 e i 500$) invece di una dApp specifica nel 2020.
Alla fine, anche se alcune dApp hanno avuto il loro picco e poi sono crollate, ETH ha visto una crescita esponenziale, proprio grazie all’ascesa delle applicazioni che operano su di esso.
Se invece di scegliere un progetto avessimo comprato ETH nel 2020, il nostro investimento sarebbe stato esposto a tutta l'innovazione che si stava costruendo su Ethereum. Uniswap, Aave, Compound…
La lezione fondamentale è questa: se credi nella crescita di un ecosistema, detenere il sottostante è la mossa più sicura e logica. In questo modo sei esposto al potenziale di tutte le applicazioni che cresceranno su quella blockchain, senza dover fare scelte difficili tra progetti specifici.
Vuoi un esempio più recente?
Solana vs. Memecoin
Immagina di essere nel 2022, Solana era appena uscita da uno dei suoi momenti peggiori: dopo il crollo di FTX, il sentiment era ai minimi e in pochi credevano ancora nel suo futuro, il prezzo di $SOL era sceso sotto i 10 dollari e molti la davano per morta.
Ma poi è successo qualcosa.
Nel 2023, Solana ha iniziato a riprendersi, con un'ondata di innovazione e adozione. Non grazie a un’unica killer app, ma grazie a un ecosistema in espansione: il boom delle memecoin, il successo di piattaforme come Pump.fun e il ritorno di volumi e liquidità sulla rete.
E secondo voi chi ha tratto il massimo beneficio da tutto questo?
Chi ha cercato di individuare la memecoin giusta o chi ha semplicemente detenuto SOL?
Molti investitori si sono lanciati a caccia della prossima memecoin esplosiva, cercando di indovinare il progetto giusto nel momento giusto. La realtà è che la stragrande maggioranza di questi token era sostenuta solo da hype temporaneo.
Nel frattempo, chi ha semplicemente comprato SOL ha beneficiato della crescita complessiva:
Ogni transazione sulle memecoin ha generato fees per la rete.
L’aumento di adozione ha rafforzato l’ecosistema.
Il ritorno di capitali su Solana ha fatto esplodere il prezzo di SOL.
Il risultato? Solana è passata da meno di $10 a oltre $250, mentre il 90% delle memecoin di quel periodo è già sparito.

Il Principio Fondamentale: Possiedi l’Infrastruttura
Se c’è una lezione che il mercato continua a insegnarci, è questa: l’infrastruttura vince sempre.
Comprare SOL significava avere esposizione a tutto il fenomeno delle memecoin senza dover inseguire l’ultima moda o rischiare di restare con il cerino in mano.
Proprio come con Ethereum e la DeFi nel 2020, il modo più sicuro di investire in un ecosistema in crescita non è cercare il singolo progetto vincente costruito su di esso, ma possedere parte del protocollo sul quale i progetti stessi sono sviluppati.
A meno che non accada qualcosa di drammatico, il protocollo rimane la base su cui tutto si costruisce. Può cambiare la narrativa, possono emergere nuove dApp, nuovi trend, nuove mode, ma la blockchain sottostante continua a crescere e ad accumulare valore.
Ecco perché chi detiene il layer 1 ha il vantaggio più grande: partecipare alla crescita di tutto l’ecosistema senza dover fare scommesse rischiose su singoli progetti.
Solana è un esempio perfetto della Fat Protocol Thesis: mentre le applicazioni costruite su di essa possono nascere e morire nel giro di mesi, la rete stessa continua a rafforzarsi e ad acquisire valore.
E questo ci porta alla solita conclusione: detenere il sottostante è una scommessa più sicura e spesso più profittevole a lungo termine, perché espone l'investitore a tutta l'innovazione che sta accadendo in un ecosistema.
Se credi nel futuro di un protocollo, compra il protocollo.
Conclusione: Giocare d’anticipo
La storia di molti protocolli e degli esempi che abbiamo fatto relativi a Ethereum e Solana ci insegna una cosa fondamentale: il valore di lungo termine e più sicuro da prevedere si concentra soprattutto nei protocolli, non nei singoli progetti.
Nel tempo, abbiamo visto centinaia di progetti emergere e sparire, mentre le fondamenta dell’ecosistema continuano a rafforzarsi. Se hai mai cercato di indovinare invano il progetto del momento sperando di fare un 100x, sai quanto può essere frustrante rimanere con nulla in tasca mentre gli altri cavalcano i profitti.
Il vero vantaggio non sta nel cercare di indovinare il prossimo token che esploderà, ma nel posizionarsi strategicamente prima che il mercato si accorga del valore sottostante.
E qui sta la differenza tra chi segue il rumore e chi costruisce nel tempo.
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Il vero vantaggio non è solo sapere cosa comprare, ma capire quando e perché.
A presto,
Il Team di Wagmi Lab.
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