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Wagmi PRO | 🌊 Come i Cicli della Liquidità Globale Dettano il Ritmo di Bitcoin

Questo report esplora come i grandi cicli della liquidità globale, il ciclo lungo di 65 mesi, legato al rifinanziamento del debito, e il ciclo breve di 200 giorni, connesso alla dinamica del credito, stiano progressivamente sincronizzandosi. Un allineamento raro e potente che non si limita a suggerire semplici correlazioni, ma che mostra come la disponibilità di liquidità a livello mondiale determini in modo sistematico i movimenti di Bitcoin, sempre più riconosciuto come store of value sensibile alle forze macroeconomiche.



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🔹 Introduzione


Questo report nasce da un’analisi pubblicata da Michael Howell (CrossBorder Capital) e Lars von Thienen (Foundation for the Study of Cycles), due istituzioni nel campo della ricerca macro-finanziaria e dello studio dei cicli.


Howell, attraverso CrossBorder Capital, monitora da decenni i flussi di liquidità globale, mentre la FSC, fondata nel 1941 dall’economista Edward R. Dewey, ha costruito la propria reputazione sulla capacità di identificare pattern ricorrenti, nei mercati come nella natura, che tendono a ripetersi, sincronizzarsi e produrre effetti prevedibili. Von Thienen, uno dei maggiori esperti di cicli, ha sviluppato algoritmi di rilevamento applicati alle serie finanziarie ed è oggi tra i punti di riferimento nello studio della ciclicità dei mercati.


La loro tesi è chiara e chiara:


Non sono gli aggregati monetari tradizionali, come l’M2, o le oscillazioni isolate del dollaro USA a determinare il prezzo di Bitcoin, ma i cicli dominanti della liquidità globale.

Questi cicli, identificabili sia nel lungo periodo di 65 mesi legato al rifinanziamento del debito, sia nel breve di 200 giorni legato al ritmo del credito e del collaterale, sono le vere forze che plasmano il ruolo di Bitcoin come store of value macro sensibile.


L’obiettivo di questo studio è quindi duplice:


  • Dimostrare che la liquidità globale ha un rapporto causale con i movimenti di Bitcoin, non solo una correlazione statistica.

  • Mostrare come l’allineamento simultaneo dei cicli di lungo e breve periodo stia creando oggi, settembre 2025, un punto di svolta cruciale capace di influenzare la traiettoria futura di BTC.



🔹 Global Liquidity, il vero driver di Bitcoin


Come ormai ben sapete il prezzo di Bitcoin non si muove in maniera isolara, ma è sistematicamente legato alle grandi forze macro finanziarie. Tra queste, la Global Liquidity è identificata come il fattore dominante. Non si tratta di una semplice correlazione statistica, ma di una relazione causale: la liquidità globale influenza attivamente i movimenti di Bitcoin.


Molti osservatori continuano a guardare a indicatori tradizionali come l’M2 globale, cioè l’aggregato monetario che misura i depositi retail, ma questa è una metrica parziale. La Global Liquidity, invece, è una misura "wholesale", cioè guarda al lato degli asset e del credito del sistema finanziario. In pratica, per farla semplice, cattura la capacità dell’intero sistema finanziario mondiale di creare credito e facilitare transazioni.


Come ricordava Henry Kaufman, uno dei grandi economisti finanziari del Novecento: “Money matters, but credit counts”, cioè la moneta conta, ma è il credito che muove davvero i mercati. Non a caso, la Global Liquidity è spesso fino a 2,5 volte più grande dell’M2.


Un altro punto cruciale è che la Global Liquidity ha una prospettiva internazionale: tiene conto non solo della Federal Reserve, ma anche delle altre banche centrali come la PBoC cinese. Inoltre, include il credito creato dal settore privato attraverso canali meno visibili, come le banche commerciali, i mercati repo, lo shadow banking. E, soprattutto, integra il concetto di collateral multiplier, cioè la possibilità di generare liquidità sfruttando il riutilizzo dei collaterali nei mercati, anche al di fuori del perimetro bancario tradizionale.


Oggi il sistema finanziario è dominato da un loop di rifinanziamento del debito: circa il 75% delle transazioni globali serve a rinnovare o rifinanziare debiti esistenti. Questo crea una forte dipendenza dalla disponibilità di collaterali sicuri, come Treasury americani e obbligazioni ad alta qualità, e dalla capacità complessiva dei bilanci di sostenere nuova leva.


Ed è esattamente questo che misura la Global Liquidity!


In un mondo governato dal debito, i policymaker non hanno scelta: devono espandere costantemente la liquidità per evitare crisi generate da scarsità di collaterale o da rollover rischiosi e questo meccanismo porta a un risultato chiaro: gli asset che offrono protezione contro la svalutazione della moneta, come Bitcoin e l’oro, diventano sempre più attraenti.


I dati confermano la forza di questa relazione. Un’analisi statistica su dieci anni di dati settimanali mostra che la Global Liquidity influenza sistematicamente circa il 41% dei movimenti di Bitcoin.


Ancora più rilevante è notare che la Global Liquidity ha un potere predittivo sulle variazioni di Bitcoin e oro (quello che gli economisti chiamano Granger causality), mentre l’M2 mondiale non lo ha.


Questo ci dice che Bitcoin sta evolvendo in modo sempre più chiaro in un store of value macro sensibile, non reagisce a flussi commerciali o a variabili statiche come il PIL, ma risponde al costo globale del capitale, alla disponibilità di collaterale e alle condizioni di liquidità complessive.


Prima di entrare nel dettaglio del legame con Bitcoin, c’è un altro elemento cruciale da capire: la natura ciclica della Global Liquidity.



🔹 Il ciclo lungo della liquidità: 65 mesi


La dipendenza del sistema finanziario globale dal rifinanziamento del debito rende inevitabile la natura ciclica della liquidità perché, come abbiamo detto, con circa tre quarti delle transazioni mondiali che servono a rinnovare debiti esistenti, i policymaker sono costretti a espandere costantemente la liquidità per evitare crisi di collaterale e rischi di rollover.


Da questa dinamica emerge un pattern regolare: la liquidità globale si muove in grandi onde che durano in media tra i 5 e i 6 anni, cioè circa 65 mesi. Si tratta di un ciclo strutturale, che riflette i tempi del rifinanziamento del debito a livello mondiale e che influenza in profondità tutti i mercati, Bitcoin compreso.


Nel grafico qui sotto vediamo l’andamento del Global Liquidity Index (GLI), una misura normalizzata che cattura il momentum della liquidità globale e ne evidenzia i picchi e i minimi.


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🔹 Un ciclo che si avvicina al picco


Secondo i dati estrapolati, il ciclo della liquidità globale dovrebbe raggiungere il suo prossimo picco intorno a settembre 2025, dopo il minimo toccato nel dicembre 2022.


Questo ciclo non è una scoperta recente. È stato identificato per la prima volta tramite analisi di Fourier già nei primi anni Duemila, e successivamente confermato da Lars von Thienen della Foundation for the Study of Cycles. Il suo lavoro ha rafforzato le evidenze originali e ha aggiunto un dettaglio importante: oltre alla frequenza dominante di 65 mesi, ne esiste una seconda di circa 76 mesi, cioè poco più di 6 anni.


Non è un caso. Questa cadenza sembra risuonare con la durata media del debito globale, cioè con i tempi tipici di rifinanziamento. In altre parole, il ciclo della liquidità riflette direttamente il ciclo del debito.


Questa domanda ciclica di liquidità è uno dei principali driver che rendono asset come Bitcoin e oro sempre più attraenti come coperture contro la svalutazione monetaria.


Il ciclo globale di 5 o 6 anni si manifesta quindi come un pattern ricorrente di espansione e contrazione del credito mondiale, legato a doppio filo al rifinanziamento del debito. E il ciclo attuale non solo si avvicina alla sua fase matura, ma mostra analogie inquietanti con quello di metà anni Ottanta, che culminò nel crash del 1987 sui mercati azionari globali come gi evidenziato in uno scorso Report Wagmi PRO.


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🔹 Un nuovo modo di valutare Bitcoin


Comprendere l’importanza della liquidità globale, la sua natura ciclica e il suo impatto diretto sul prezzo di Bitcoin ha portato alla creazione di una nuova metrica di valutazione. È nato così il Global Liquidity Bitcoin Basket (GLI-BB).


Il GLI-BB è un benchmark innovativo, pensato per misurare il valore di Bitcoin non più soltanto contro il dollaro USA, ma all’interno dell’intero sistema monetario globale. In pratica, è un indice di cambio effettivo ponderato per la liquidità, che mette insieme la performance di Bitcoin contro un paniere di 15 valute principali, tra cui dollaro, euro, yen e yuan.


La novità sta nel metodo di calcolo. Non si usano pesi fissi, né pesi basati sul commercio internazionale o sul PIL, al contrario, il GLI-BB applica pesi variabili determinati dal contributo di ciascuna valuta alla liquidità globale. In questo modo riflette fattori come la dimensione dei bilanci delle banche centrali, il ruolo dei flussi di capitale cross-border e lo status di valuta di riserva. L’indice si adatta costantemente, rappresentando la vera architettura monetaria che governa la formazione dei prezzi tra gli asset.


Questo passaggio è cruciale: Bitcoin si sta comportando sempre più come un store of value macro sensibile, cioè un asset che risponde ai cicli della liquidità globale più che alle dinamiche statiche del commercio o ai soli flussi in dollari.


Il nuovo indice offre quindi una misura strutturalmente solida del valore di Bitcoin, che riflette in modo diretto i cambiamenti nelle condizioni di liquidità mondiale e aiuta gli investitori a interpretare i movimenti di BTC non come semplice volatilità isolata, ma come conseguenza dei cambiamenti nel regime monetario globale.


Permette inoltre di distinguere i movimenti ampi e strutturali di Bitcoin da quelli dovuti soltanto a variazioni della liquidità in dollari.


Man mano che la volatilità di Bitcoin diminuisce nel tempo, il peso di queste dinamiche di liquidità fiat diventa sempre più rilevante. Per questo il GLI-BB è uno strumento essenziale: mostra come Bitcoin stia passando da asset speculativo a riserva di valore che risponde ai cicli della liquidità globale e rivela segnali macro che il semplice cambio BTCUSD non è in grado di cogliere.



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🔹 Il ciclo breve di Bitcoin, 200 giorni


Abbiamo quindi capito che Il ciclo lungo di 5 o 6 anni, circa 65 mesi, che riflette il ritmo del rifinanziamento del debito mondiale, resta la forza principale del sistema macro finanziario.


Oggi sappiamo che questo ciclo di lungo periodo si sta avvicinando al suo picco. Ma con l’introduzione del dataset del GLI Bitcoin Basket (GLI-BB) diventa possibile andare oltre e osservare i movimenti anche a un livello più ravvicinato. Analizzare i cicli di breve periodo, su base giornaliera, permette infatti di individuare con maggiore precisione i momenti di svolta nella valutazione “fair value” di Bitcoin a livello globale.


Un’analisi dettagliata condotta sul dataset del GLI-BB mette in evidenza la presenza di cicli stabili e ripetitivi, capaci di scandire i movimenti di Bitcoin anche sul breve.


Nel grafico qui sotto vediamo la serie storica giornaliera del GLI-BB dal 2017 al 2025, che è stata usata come base di partenza per individuare i cicli dominanti intorno ai 200 giorni di durata.


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🔹 Tre cicli dominanti nel breve periodo


Michael Howell e Lars von Thienen hanno trattato la serie storica del Global Liquidity Bitcoin Basket (GLI-BB) come se fosse un segnale da analizzare con strumenti di digital signal processing (DSP), il punto di partenza è semplice: un indice come il GLI-BB non è solo una linea che sale e scende, ma è un processo dinamico che contiene sia un trend di lungo periodo, sia oscillazioni cicliche più brevi.


Per estrarre queste oscillazioni, gli autori hanno seguito tre passaggi fondamentali:


  1. De-trending della serie

    • La serie del GLI-BB mostra un chiaro trend secolare crescente, legato sia alla natura di Bitcoin (adozione progressiva) sia all’espansione della liquidità globale.

    • Questo trend di fondo, se non rimosso, nasconde le oscillazioni ricorrenti.

    • Gli autori hanno quindi applicato tecniche di de-trending, eliminando la componente di crescita strutturale e lasciando una serie “stazionaria”, cioè oscillante attorno a una media costante.

  2. Analisi spettrale e Fourier transform

    • Una volta ottenuta la serie de-trended, la si può analizzare con strumenti matematici simili a quelli usati per decomporre i segnali audio o elettromagnetici.

    • In particolare, attraverso la trasformata di Fourier e tecniche di spectral analysis, è stato possibile individuare quali frequenze (ossia quali cicli temporali) spiegano la maggior parte della varianza del segnale.

    • Questo approccio è identico a quello che la Foundation for the Study of Cycles utilizza da decenni per individuare pattern ricorrenti nei mercati e nella natura.

  3. Identificazione dei cicli stabili

    • Dall’analisi sono emerse tre frequenze principali, con durate di 140, 164 e 202 giorni di trading.

    • Ciò che le rende significative non è solo la loro presenza, ma la stabilità: queste oscillazioni mantengono fase e lunghezza pressoché costanti su più anni di dati, riducendo la probabilità che siano artefatti statistici.

    • Quando queste tre onde vengono sovrapposte (sintetizzate in un ciclo composito), riproducono quasi tutti i punti di svolta del GLI-BB nell’ultimo decennio, con un grado di precisione difficilmente attribuibile al caso.


Perché questa metodologia conta

  • Il de-trending ha isolato il “residuo ciclico” della serie.

  • L’analisi spettrale ha identificato frequenze persistenti, non semplici oscillazioni casuali.

  • L’uso combinato di tre cicli (140, 164, 202 giorni) ha permesso di costruire un oscillatore sintetico capace di anticipare i turning point del GLI-BB, e quindi di Bitcoin.


In sostanza, Howell e von Thienen hanno dimostrato che la dinamica del prezzo di Bitcoin, una volta depurata dal trend di lungo periodo, segue ritmi ciclici riconoscibili e statisticamente robusti, direttamente collegati ai cicli della liquidità globale.


È importante sottolineare che i dati utilizzati escludono i fine settimana, quindi queste lunghezze vanno interpretate come giorni di mercato e non come giorni di calendario.

In altre parole, Bitcoin non si muove in modo casuale neppure sul breve: esistono onde regolari che scandiscono la sua dinamica, e che diventano particolarmente utili quando vengono analizzate in combinazione con i cicli più lunghi della liquidità globale.



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Questi tre cicli, da 140, 164 e 202 giorni di trading, mostrano una stabilità notevole nel tempo. Le variazioni di lunghezza e di fase sono minime, e questa coerenza è ciò che permette di applicarli con successo ai grafici dei prezzi.


Unendo i tre cicli si ottiene un ciclo sintetico, che può essere sovrapposto alla serie storica del GLI-BB. Nel grafico qui sotto, oltre al ciclo composito, è stata aggiunta anche una curva a zig-zag che evidenzia i punti in cui il ciclo cambia direzione.


Il risultato è sorprendente: questi tre cicli combinati riescono a spiegare con grande precisione quasi tutti i cambi di trend osservati nel Global Liquidity Bitcoin Basket nell’ultimo decennio. In altre parole, dietro l’apparente volatilità caotica di Bitcoin, esiste una struttura ciclica stabile e riconoscibile che scandisce i suoi movimenti principali.


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L’analisi dei cicli suggerisce un reversal di trend intorno alla fine di agosto 2025, con il ciclo composito che dovrebbe piegare verso il basso fino a fine anno. Questo movimento potrebbe significare che il massimo storico raggiunto di recente rappresenti non l’inizio di una nuova fase espansiva, ma l’anticamera della prossima correzione.


Il segnale diventa ancora più rilevante se lo osserviamo nel contesto di un’analisi cycles within cycles. Sappiamo infatti che il ciclo lungo della liquidità globale, 65 mesi, sta anch’esso entrando nella sua fase di picco, attesa tra settembre e la fine dell’anno. L’allineamento con il ciclo breve, che nello stesso momento sta girando al ribasso, crea una condizione particolarmente potente.


Quando cicli di diversa durata si sincronizzano, la loro forza predittiva aumenta in modo esponenziale. È proprio questo 'grand alignment' come lo chiamano nello studio originale che rende il 2025 un anno cruciale per Bitcoin: la coincidenza di massimi nei cicli di breve e di lungo periodo potrebbe infatti segnalare una fase di mercato destinata a cambiamenti profondi.


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Osservando il ciclo più dominante emerge un segnale chiaro: il ciclo ha appena toccato un massimo, con l’indice che ha registrato un nuovo all-time high. Questo movimento non solo conferma l’importanza del ciclo nominale dei 200 giorni per Bitcoin, ma valida anche il fatto che siamo entrati nella quinta iterazione di questo ciclo a partire dal grande minimo del 2023.


🔑 La chiave di lettura

  • Non stiamo dicendo che Bitcoin crollerà subito!

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