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WAGMI PRO | I fondamentali contano nelle criptovalute? 📊
- Wagmi Team
- 14 apr
- Tempo di lettura: 13 min
Nel mondo cripto, l'attenzione è tutto, l'hype muove i prezzi, i meme diventano asset da miliardi di dollari. E i fondamentali? Molti dicono che non contano affatto.
In questo report metteremo alla prova questa teoria.
La DeFi (finanza decentralizzata) è uno dei settori fondati su un'utilità concreta, sostenuta da fondamentali robusti.
Di conseguenza, possiamo considerare le commissioni del settore DeFi come un indicatore chiave: esse rappresentano l'uso effettivo, la domanda e il valore che questi protocolli offrono al mercato.
Nel dicembre 2024, le fee (commissioni) del settore DeFi hanno raggiunto un massimo storico di 1,17 miliardi di dollari, più del triplo rispetto all'inizio dell'anno.
Questo boom segnala una forte attività degli utenti e fondamentali in crescita.
Ma questo aumento si è riflesso nei prezzi dei token?
Vediamolo:
All'inizio del 2024, la capitalizzazione di mercato della DeFi ammontava a circa 70 miliardi di dollari, alla fine dell'anno passato è arrivata a 118 miliardi: un aumento del 69%!
Ma se i fondamentali sono cresciuti del 218%, la DeFi avrebbe dovuto raggiungere almeno i 210 miliardi di dollari di capitalizzazione complessiva.
I prezzi non sono cresciuti tanto quanto i fondamentali, ma la connessione è chiara: entrambi i grafici hanno avuto picchi a marzo e dicembre. E non è una coincidenza.
Tuttavia, sappiamo che il mercato cripto non è razionale.
Sentiment, liquidità, narrativa e trend macroeconomici influenzano la price action, rendendo il legame tra fondamentali e capitalizzazione di mercato poco prevedibile.
Questo solleva una domanda cruciale:
Se una parte del nostro portafoglio si basa sull'idea che i fondamentali comandino i prezzi, allora perché il mercato non riflette questa crescita in modo più aggressivo?
Semplificando, se i fondamentali crescono di 10 volte e i prezzi solo di 5, non è proprio il risultato che vorremo. Nei mercati tradizionali, una crescita così rapida porta spesso a prezzi che aumentano ancora più velocemente.
Ma se nel mercato cripto non accade cosa significa per la nostra strategia?
🔎 È il momento perfetto per fermarsi e rivedere la nostra tesi.
Ecco gli argomenti che esploreremo oggi:
Se i fondamentali guidano il prezzo delle azioni cosa rende il mercato cripto diverso da quello azionario?
Nel tempo anche il mercato cripto rifletterà maggiormente i fondamentali?
Come possiamo applicare questi insight al nostro portafoglio?
Giusto per essere chiari, quando parliamo di fondamentali, ci riferiamo principalmente alla DeFi.
Perché?
Perché la DeFi è il settore più maturo del mondo cripto, con un product-market fit provato e fondamentali solidi.
Anche se siamo entusiasti per settori emergenti come DePIN o AI agent, dobbiamo considerare che sono ancora nelle fasi iniziali. Per ora, la DeFi è il miglior benchmark per capire come i fondamentali si traducano in valore di mercato.
Iniziamo la nostra analisi! 🚀
📈 I FONDAMENTALI NEI MERCATI TRADIZIONALI
Iniziamo con una domanda apparentemente semplice: Cosa significa esattamente investire?
Investire significa utilizzare il proprio denaro per acquistare cose come azioni, obbligazioni o immobili, che si crede aumenteranno di valore nel tempo.
La parola chiave qui è "credere". Quando più persone credono in qualcosa, più persone vi investono. E questa logica semplice ha guidato i mercati per secoli!
Prendiamo l'oro, per esempio: le persone lo vedono come un materiale prezioso.
Oppure l'arte: ogni pezzo è considerato unico e di valore.
Pensate agli immobili: i prezzi continuano a salire nel tempo perché le persone hanno bisogno di un posto dove vivere.
Perché salgono di prezzo? Perché sempre più persone credono nel loro valore. Quella convinzione collettiva è ciò che fa salire i prezzi di questi beni! Alcune convinzioni sono più forti di altre.
Niente è mai bianco o nero, "non esiste alcun pranzo gratis sui mercati" e investire è, tecnicamente parlando, un gioco di probabilità.
Se sei un investitore serio a lungo termine, capisci che investire è un costante equilibrio tra rischio e rendimento.
Definizione di Rendimento:
Il rendimento è ciò che otteniamo in cambio del nostro investimento. Può manifestarsi come una crescita del capitale, interessi, dividendi o guadagni di valore e non è mai garantito.
Definizione di Rischio:
Il rischio, d'altra parte, rappresenta la possibilità di perdere parte del capitale investito o tutto. Ogni investimento comporta un rischio, ma la sua entità varia a seconda del tipo di investimento (azioni, obbligazioni, criptovalute, ecc.). Il rischio si può ridurre con una buona strategia, ma non può mai essere completamente eliminato.
E ricorda che:
Maggiore è il rischio, maggiore è il potenziale guadagno.
Il rischio non si può evitare, ed è per questo che molti investitori, me e te inclusi, stanno cercando un approccio sistematico e ripetibile.
Un approccio che segua un metodo chiaro per valutare i mercati, che possa essere testato retroattivamente e che si adatti ai cambiamenti continui del mercato.
Ma esiste davvero qualcosa di simile?
Per andare più a fondo, esploriamo diverse classi di asset e il loro rendimento.
Come puoi vedere da questo grafico, negli ultimi 15 anni, le azioni hanno sovraperformato ogni altra asset class.
Da cosa dipende il prezzo delle azioni?
Il grafico mostra una forte correlazione tra prezzi delle azioni e gli utili delle aziende. Insomma, sembrerebbe che più un'azienda guadagna, più il prezzo delle sue azioni sale. Incredibile vero? 😅
Investire in aziende con utili in crescita è sempre stata la strategia migliore.
I guadagni delle azioni sono stati piuttosto stabili e costanti negli ultimi 15 anni, con una grande eccezione: durante il periodo COVID, sono scesi temporaneamente del 15%. Ma al di là di questo, la tendenza è stata costantemente positiva!
L'unica vera differenza riguarda il ritmo di crescita.
In media, gli utili sono aumentati di circa l'8% all'anno, rendendoli un motore solido per la crescita del mercato azionario a lungo termine.
Ora, una cosa interessante: indovina quanto è cresciuto in media l'S&P 500? All'incirca del 10% all'anno.
È abbastanza chiaro da dove venga quella crescita no?
In termini semplici: se sei un investitore, l'approccio migliore è concentrarti sui fondamentali di un'azienda, soprattutto sui suoi guadagni. Se fai bene questa parte di analisi, sarai in una posizione vincente.
Questo potrebbe sembrare ovvio per alcuni, ma non necessariamente per tutti. Abbiamo voluto evidenziarlo perché scopo di questo report è utilizzare i mercati tradizionali — e ciò che funziona in essi — come base per applicare lo stesso approccio di investimento collaudato nel settore delle criptovalute.
Ma non è un confronto diretto, in quanto i mercati azionari sono maturi, ben consolidati ed estremamente efficienti, mentre il mercato delle criptovalute è ancora in fase di evoluzione e crescita.
🏦 L’ARRIVO DEGLI INVESTITORI ISTITUZIONALI CAMBIERÀ LE REGOLE DEL GIOCO
Fino ad oggi, il mercato cripto è stato dominato da retail e speculatori.
Narrative, hype e cicli di liquidità hanno guidato la maggior parte dei movimenti di prezzo.
Ma c’è un fattore chiave che potrebbe cambiare tutto: l’ingresso massiccio di investitori istituzionali e TradFi.
A differenza del retail, fondi hedge, asset manager e grandi istituzioni non prendono decisioni basandosi sui meme o sulla FOMO. Loro guardano solo i numeri.
Negli ultimi anni, i dati on-chain sono diventati sempre più sofisticati, permettendo un'analisi approfondita dell’utilizzo reale dei protocolli.
Se le istituzioni inizieranno a riversare miliardi nel settore cripto, vorrano analizzare i fondamentali utilizzando dati come:
✅ I flussi di capitale on-chain per capire dove si sta muovendo il denaro.
✅ Le revenue e le fee dei protocolli per valutare la sostenibilità di un progetto.
✅ Il TVL (Total Value Locked) per misurare l’adozione reale della DeFi.
✅ I token buybacks – Per analizzare la pressione d'acquisto generata dai protocolli che riacquistano i propri token.
La domanda chiave è: Se il denaro istituzionale arriverà in forze nei prossimi anni, quali asset beneficeranno di più?
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