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Wagmi PRO | 🌊 Liquidità: Il Respiro Dopo la Stretta?

Dopo due anni di drenaggio costante, la decisione della Fed di terminare il Quantitative Tightening (QT) potrebbe segnalare l’inizio di una nuova fase di mercato, in cui la liquidità torna a muoversi verso una reflazione monetaria soft, destinata a restituire ossigeno al sistema finanziario statunitense e, per estensione, ai mercati globali. In questo report analizziamo come la combinazione tra fine del QT, fine dello shutdown governativo e condizioni di funding più distese influiranno sul il ciclo di liquidità e quali effetti avranno sul mercato delle crypto.


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Premessa — La Fase di Compressione


Negli ultimi due mesi il sistema finanziario statunitense ha vissuto una delle fasi più tese dell’intero ciclo 2025.Una combinazione di eventi fiscali e monetari - dal Government Shutdown di inizio ottobre alla decisione della Federal Reserve di terminare il Quantitative Tightening (QT) - ha innescato un effetto convergente: una contrazione netta della liquidità disponibile nel sistema USA.


Dietro questa sequenza c’è il meccanismo che regola ogni ciclo di liquidità: la marea si ritira prima di tornare.Ogni volta che la Fed o il Tesoro riducono il flusso di dollari in circolazione, il sistema entra in una fase di “vacuum finanziario”, in cui le riserve scendono, il credito rallenta e gli asset più sensibili, come Bitcoin, entrano in una fase di apnea temporanea.


📘 Una precisazione importante

Quando in questo report parliamo di “liquidità”, ci riferiamo alla liquidità domestica del sistema statunitense, non alla liquidità globale aggregata.I meccanismi analizzati - TGA, RRP, SOFR, QT - operano esclusivamente all’interno della Federal Reserve e del Tesoro USA, influenzando la quantità di riserve bancarie in dollari.


È importante distinguere questo flusso interno (domestic liquidity) dalla dinamica della global liquidity, che include anche i bilanci delle banche centrali di Europa, Cina e Giappone.


Tuttavia, poiché il dollaro resta la valuta di riserva mondiale, i movimenti della liquidità statunitense tendono a precedere e guidare quelli globali, rendendola la bussola più affidabile per interpretare i cicli macro e il comportamento di Bitcoin.


Quindi, tornando a noi, ciò che abbiamo visto negli ultimi due mesi, è stato un processo di contrazione della liquidità nel sistema US e ottobre è stato il mese in cui il sistema ha trattenuto il respiro.


Ma come mai?




Government Shutdown & TGA


Il Government Shutdown ha bloccato temporaneamente la spesa federale, mentre le entrate fiscali hanno continuato ad affluire regolarmente.


Per capirci meglio, negli Stati Uniti, il Government Shutdown si verifica quando il Congresso non approva in tempo il bilancio federale. In pratica, gran parte delle agenzie pubbliche sospendono temporaneamente le proprie attività, i dipendenti vengono messi in congedo e la spesa federale si ferma.


Durante lo shutdown però, mentre i pagamenti si bloccano, le entrate fiscali continuano a fluire, il Tesoro incassa ma non spende. Il risultato è che la liquidità si accumula nel Treasury General Account (TGA) presso la Federal Reserve


In quest'ultimo periodo abbiamo visto infatti un rapido accumulo di liquidità nel Treasury General Account (TGA): circa +150 miliardi di dollari nel mese, con il saldo totale che ha raggiunto 965 miliardi.



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Perchè conta?


Beh devi immaginare che ogni dollaro che entra nel TGA è un dollaro che scompare dalle riserve bancarie. È denaro che il Tesoro trattiene e non spende, generando un effetto immediato di drenaggio dal sistema. Le banche si trovano con meno riserve, i money market funds aumentano i depositi nella Reverse Repo Facility (RRP), e l’insieme di questi flussi è ciò che ha portato la net liquidity a scendere ai livelli più bassi dell’anno.


Nella seconda metà di ottobre il RRP è cresciuto di circa 20 miliardi di dollari, segnale tipico di “window dressing” di fine mese, mentre le riserve bancarie sono scivolate verso la soglia minima di 3 trilioni di dollari.


In parallelo, il mercato dei finanziamenti ha iniziato a mostrare segni di tensione:lo spread SOFR–EFFR si è allargato e l’utilizzo della Standing Repo Facility (SRF) ha toccato un nuovo record, il più alto dal 2021.


Non si tratta di stress sistemico, ma di tensione da eccesso di sterilizzazione, tipica di una fase in cui TGA, RRP e QT agiscono contemporaneamente in senso restrittivo.


Il risultato è un contesto di liquidità “compressa”, in cui gli asset sensibili al flusso monetario, a partire da Bitcoin, perdono momentaneamente momentum. Il prezzo si muove in un range laterale, la volatilità si contrae e i breakout falliscono: segnali classici di un mercato che attende il ritorno dell’ossigeno.


Come già osservato in cicli precedenti, questo tipo di compressione è transitoria, ma necessaria per preparare il successivo rimbalzo. Il vuoto di ottobre è la premessa della reflazione di dicembre: lo spazio tra due ondate di liquidità.



I Segnali della Tensione


In questo contesto emerge in modo evidente una fase di mercato caratterizzata da cessione selettiva della liquidità: il sistema non crolla, ma mostra segnali chiari di restrizione nei finanziamenti overnight e a brevissimo termine.


Come detto nel capitolo precedente, il saldo della Standing Repo Facility (SRF), lo strumento della Federal Reserve che consente alle istituzioni di ottenere liquidità garantita da titoli contro raccolta di cash overnight, sia arrivato a livelli storici.



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Il saldo della Overnight Reverse Repo Facility (ONRRP) invece, altro indicatore chiave della liquidità “in eccesso” del sistema, ha mostrato una progressiva discesa, segnalando che i money market funds e altre controparti stanno ricevendo meno incentivi a parcheggiare cash presso Fed.


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Le riserve bancarie si sono avvicinate al livello definito “ample” (cioè il minimo soglia di comfort della Fed): ciò significa che la disponibilità liquida per le banche è diventata più sottile.


Il tasso repo (nel mercato dei “collateral” istituzionali) e lo spread tra il tasso effettivo del mercato e quello teorico (spread SOFR- EFFR ) sono saliti, mostrando che ottenere liquidità overnight ad oggi comporta un premio maggiore, segnale chiaro di tensione sui mercati del funding.


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Se non sai di cosa sto parlando, ne abbiamo parlato a fondo in questo report la scorsa settimana: https://www.wagmi-lab.com/post/wagmi-pro-il-ciclo-che-forse-non-finisce-qui



Questi elementi indicano chiaramente che il sistema finanziario sta attraversando una fase di "funding tightness": non è una crisi sistemica, ma è una restrizione tecnica della liquidità che agisce da freno ai mercati risk-on.


Traduzione nel linguaggio Wagmi: la marea non è ancora tornata, ma le correnti stanno cambiando.


Il punto più importante è questo però: la tensione del funding non sarà eterna, avrà un orizzonte temporale definito, e le dinamiche operative suggeriscono che questa fase arriverà probabilmente già al picco all'inizio di novembre.


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Come si vede dal grafico qui sopra, nelle ultime ore, la Federal Reserve ha immesso 29,4 miliardi di dollari nel sistema bancario statunitense tramite operazioni repo overnight il livello più alto dal 2021. Si tratta di un intervento di breve termine, ma con un significato profondo: la Fed sta già fornendo liquidità al sistema prima ancora della fine ufficiale del QT. È la conferma operativa di ciò che il mercato aveva iniziato a intuire: la stretta è terminata, e il rubinetto della liquidità sta tornando a gocciolare.


Nelle prossime settimane potremmo assistere a una serie di movimenti sequenziali che segneranno la fine della fase di drenaggio, ora capiamo perché.



Cosa Aspettarsi Nei Prossimi Mesi?


Fin qui abbiamo visto come la liquidità si è compressa, ora capiremo cosa succede quando si libera.



 


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